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Serata socio Onorario

Gilberto Idonea le poesie


alcune foto della bella serata

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GILBERTO IDONEA OSPITE DELL'ASSOCIAZIONE

Il 21 giugno abbiamo avuto il privilegio di avere un graditissimo ospite nei locali dell'Associazione, un Artista che non ha bisogno di presentazioni: Gilberto Idonea, il quale, insieme alla gentile consorte signora Raffaella Oliveri, hanno visitato la mostra delle "Macchine ingegnose di Leonardo", a cura di Francesco Arcidiacono, mostra che ha riscosso un notevole interesse ed apprezzamento dagli addetti ai lavori e non solo.
Gilberto Idonea, intrattenendo i soci simpaticamente, si è complimentato per le iniziative dell'associazione, e promesso di ritornare a trovarci.



All'attore ed amico, nonché "vecchio"compagno di scuola, il mio grazie.


Francesco Arcidiacono.


Gilberto Idonea (Catania, 18 giugno 1946) attore italiano teatrale, cinematografico e televisivo.
Ha presentato tutto il repertorio del teatro siciliano di Angelo Musco in Argentina, Brasile, Canada, Cile, Germania, Stati Uniti, Uruguay e Venezuela. Uno tra i suoi più applauditi spettacoli è stato Il berretto a sonagli di Luigi Pirandello.
Il debutto cinematografico è avvenuto nel 1978 in Turi e i paladini. Ha al suo attivo parecchi film, tra cui Malèna di Giuseppe Tornatore, La donna del treno di Carlo Lizzani, Il Consiglio d'Egitto di Emidio Greco, Guardiani delle nuvole di Luciano Odorisio, Le conseguenze dell'amore di Paolo Sorrentino, La seconda notte di nozze e La cena per farli conoscere di Pupi Avati e Salomè di Claudio Sestieri.
Nel ruolo di zio Spampinato è coprotagonista nel film Sono tornato al nord con protagonista Franco Neri e la regia di Franco Diaferia.
In televisione ha recitato in diverse fiction, tra cui la Piovra 8, mentre è stato coprotagonista nella Piovra 10, nel ruolo del malefico Avvocato Rittone e nelle serie Don Matteo , Diritto di difesa, Il commissario Montalbano , Gente di mare, Incantesimo 9 e Gente di mare 2.
Protagonista, nel ruolo di Don Vittorio, nell'ultimo film di Franco Diaferia In nome di Maria, che prende spunto dalla storia della bimba Bielorussa sequestrata dai genitori di Cogoleto. Un prete cattolico viene inviato in un Paese dell'est Europa alla ricerca della piccola Maria, rimpatriata dopo il "sequestro" ad opera di una coppia ospitante italiana. La cruda realtà degli orfanotrofi ed ospedali oncologici pediatrici, metterà in crisi la sua fede. La condizione attuale di Maria, nella nuova famiglia affidataria, attenuerà in parte la sconfitta di Don Vittorio, impotente di fronte ai problemi in cui vivono ancor oggi, i bambini vittime del fall-out radioattivo di Chernobyl.
Nel 70° anniversario della scomparsa dell'attore Angelo Musco, ha presentato un spettacolo in omaggio al grande comico catanese dal titolo One man show che partendo dal teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania è stato presentato a San Paolo e Rio de Janerio in Brasile, Filadelfia, New York e Washington in USA Rosario, La Plata e Buenos Aires in Argentina.
Ad un anno dal debutto nel suo "One Man Show" è tornato il 9 novembre al Teatro Massimo Bellini con LA FINESTRA, un lavoro di impegno civile scritto dai giornalisti palermitani Felice Cavallaro e Filippo D'Arpa. La finestra, atto unico prodotto dal "Bellini", è un lavoro che "parla dei siciliani, e dunque anche della mafia, senza per questo chiudere la porta alla speranza". Ha per protagonista un uomo di circa 65 anni, un negoziante che fino a poco tempo prima era benestante ma che ormai versa in crisi. Una crisi non soltanto economica ma anche politica ed esistenziale. L'uomo, Alfonso Sannasardo, interloquisce con un onorevole che non si vede mai. Contro di lui recrimina, lo processa. Emerge però anche la disistima in se stesso per via dei fatti che va narrando. La finestra è quella dell'appartamento dove abita l'onorevole. Chiusa. Anche come simbolo di vergogna per via delle vicissitudini subite dall'uomo politico e che il protagonista narra con rabbia e rancore ma anche con ironia, disincanto e, infine, autocritica.



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